Welcome to the mansion….

settembre 16, 2010

Nel mondo immenso dei videogiochi, esistono infiniti generi, azione, avventura, ruolistici, fantascienza, … ; ed ovviamente tra questi generi è presente anche il genere horror, che pur contando numerosissimi titoli, ha il difetto che i degni esponenti si contino sulle dita di una mano …. monca. Ebbene una piccola software house svedese ha sfornato di recente un gioiello, in grado di competere con i primi due Alone in the Dark; un gioco dal sapore decisamente lovecraft-iano; sto parlando di Amnesia: The Dark Descent sviluppato da Frictional Games.

Dato che rivelare la trama, sarebbe snaturare il gioco stesso; in quanto come è stato dimostrato negli anni solo l’immedesimazione e il vivere in presa diretta portano un gioco horror ad elevarsi dalla melma; mi limiterò ad elencare il comparto tecnico e a dare le mie impressioni soggettive.

Innanzitutto un plauso va a questo developer in quanto pur essendo un piccolo studio hanno saputo creare un loro motore, il quale risulta calzante e ben performante; l’HPL Engine in questa sua seconda iterazione, pur non avendo grandi requisiti hardware, fornisce una qualità grafica seppur non eccelsa, impeccabile.

Il gioco risulta ben misurato, portando il giocatore ad una totale immersione; gli ambienti tetri, la mancanza di luce e l’inesorabile sprofondare nella pazzia del vostro ego, cosa che posso garantire lascia una sensazione di brividi dietro al collo, vi accompagnano lungo una strada lastricata di enigmi non banali e di note lasciate da Daniel, ovvero il vostro precente io.

Se siete “appassionati” di giochi horror e ancora credete che Silent Hill, Resident Evil o l’ultima iterazione di Alone in the Dark siano horror, lasciatevi disilludere da questa perla d’oscurità e follia; mentre se ancora ricordate con nostalgia le atmosfere disturbate di Dreamweb o la totale ed opprimente solitudine del primo inimitabie Alone in the Dark, forse è giunto il tempo di calarvi nella pazzia ed oscurità di Amnesia, e vedere se la vostra esperienza serve ad evitare di sentire quel brivido a fior di pelle chiamato paura.


C’era una volta uno zombie con un cannone gathling…

gennaio 25, 2010

… Che zampettava in giro per il reame assieme ad un suo amichetto munito di motosega, e alla sua fidanzata, che come tutte le fidanzate che si rispettino, non era in grado di non urlargli nelle orecchie…

Beh ora basta con i paesaggi bucolici e le storielle alla Cappuccetto Rosso; preparatevi, scegliete la vostra specialità, e andate a far piovere sangue a suon di headshot, machete e bombe a mano; l’ascensore è arrivato al Killing Floor.

Il gioco, sviluppato da Tripwire Interactive (quelli di Red Orchestra), è veramente molto godibile; il prologo è semplice l’Inghilterra è stata invasa dagli esperimenti di un qualche scienziato e chi si è trovato in mezzo, o è morto o è armato .. e voi non siete ancora morti. La cosa più interessante di questo gioco, oltre alle espansioni gratuite fornite dagli sviluppatori, espansioni accompagnate dal rilascio degli skin pack se ritenete che ne valga la pena (per ciò che mi riguarda si), è la divisione a classi; infatti prima dell’inizio della partita vi verrà chiesto se essere demolitori, incendiari, cecchini, medici, commandos e così via (ricordo che giocando online è importante avere squadre equilibrate, e che i medici a certi livelli di difficoltà servono come il pane) e in base alla scelta avrete dei bonus nell’area di competenza, bonus che vanno dalo sconto sull’arma alla capacità di guarire più danni all’incremento della velocità di saldatura.

Sul fronte grafico non ho da lamentarmi; il motore è l’ormai vecchio Unreal2 scelto dagli sviluppatori perché al momento dell’uscita non molti PC supportavano (ne supportano tuttora) la pesantezza dell’Unreal3; gli scenari sono veramente ben curati; e i nemici bilanciati e tosti da far giù. Il comparto audio è l’unico che pecca, non nelle musiche ambientali, ma nelle battute dei personaggi.

In conclusione .. che dire ha scalzato UT GOTY dalla mia classifica di giochi online dopo 5 anni di dominanza; quindi è senza dubbio stra consigliato.

http://www.killingfloorthegame.com/

http://store.steampowered.com/app/1250/


Incubi e follia

ottobre 26, 2009

Di cosa parlerò mai oggi, con un titolo così sinistro da essere ambidestro? Ebbene l’oggetto della recensione odierna è Dreamkiller, ultima fatica dei Mindware Studios, gioco che possiamo sintetizzare come una fusione tra Unreal e Psychonauts.

La trama si sviluppa a partire dalla protagonista Alice Drake, che fin da piccola è stata tormentata dagli incubi; suoi e degli altri, in quanto ella è dotata della capacità di entrare nei sogni della gente; ciò l’ha portata a divenire psicologa e a sfruttare la sua capacità per aiutare i suoi pazienti.

La grafica è ben curata, gli effetti ben renderizzati, tuttavia a fronte di ciò si hanno vari rallentamenti, anche con macchine piuttosto potenti; inoltre siamo ulteriormente penalizzati dalla scelta del publisher di introdurre una limitazione ai frame per secondo di default, limite che è di 40, aggirabile unicamente con la modifica manuale di un file di configurazione, nel quale è opportuno specificare un valore doppio rispetto alla frequenza di aggiornamento del proprio schermo.

Il gameplay è quello basilare di pressoché ogni FPS alla Quake, tuttavia sono state introdotte alcune chicche utili a evitare la noia: si possono portare solo 2 armi alla volta, uccidendo i nemici alcuni di essi rilasceranno esperienza che se raccolta aumenterà l’efficacia delle armi, vi sono nemici eliminabili unicamente nel subconscio all’interno del quale i normali nemici diventano invulnerabili.

In se non è un gran gioco, tuttavia se siete appasionati al genere “Shoot’n’forget”, potreste farci un pensiero al più che il prezzo non è eccessivo.

Homepage: http://www.dreamkillergame.com/
On Steam: http://store.steampowered.com/app/24500/


“Quando una palla con la pistola, incontra una palla con il fucile ….

settembre 25, 2009

.. quella con la pistola è una palla morta.” Già vedo le domande balenare e slampeggiare nelle vostre teste: “Cosa c’entra un antico proverbio messicano con delle palle; e che significato potrà mai avere questa frase?” Ebbene inizio dicendo a tutti coloro che possono aver capito male e male interpretato che si tratta di un giochino arcade… cos’altro pensavate maliziosi?!

Tale gioco è “Madballs in .. Babo Invasion” e si può riassumere come un incrocio tra un Super Mario 3D e Quake, ovvero uno sparatutto platformer i cui protagonisti sono appunto le Madballs, delle sfere estremamente combattive schierate in due fazioni principali i B.D.I. e gli Scorched; il cui unico scopo è farsi male a vicenda e farne ancora di più a chiunque si metta in mezzo.

Il gameplay è piuttosto semplice e coinvolgente, e le differenti abilità di ciascuna Madball ci aiuteranno a procedere attraverso i livelli in modo non lineare; la grafica è ben curata e abbastanza leggera; e il level design è di altissimo livello.

Da notare anche il supporto al multiplayer online, sia co-op che versus, il quale aggiunge nuova linfa la gioco una volta terminatolo.

In conclusione di questa brevissima recensione fatta appena prima di andare a vedere la 7° stagione di 24, io vi consiglio di comprarlo, infatti esso si adatta sia agli esperti di giochi d’azione e platform in cerca di sfide, sia ai casual gamers che vogliono solo 10 minuti di intrattenimento; nel caso abbiate dubbi potete anche provatre una demo, che non disinstallerete più.

Homepage: http://www.playbrains.com/babo/
On Steam: http://store.steampowered.com/app/25700/


Il connubio tra SkyHD e dei simpatici secchielli di sangue

settembre 13, 2009

Come tutti voi saprete, SkyHD ha assunto come suoi testimonial pubblicitari i famigerati LEGO, però gli omini bloccosi dell’omonima ditta si sono ben stufati di perdere arti nella lotta titanica contro il pallone da calcio e per vincere la noia, nonché per sfuggire gli obblighi contrattuali, hanno deciso di arruolarsi nella legione straniera…

Questo è più o meno il risultato di un elucubrazione sull’origine, nell’ambito della mia missione di dare attenzione ai titoli indipendenti, di Foreign Legion: Buckets of Blood, un gioco sviluppato dalla Sakari Indie. Tale gioco non brilla per longevità, infatti esso allo stato attuale dura appena 10 minuti, in quanto è costituito da un unica missione ed è inoltre privo di modalità multiplayer; allora perché vorrei dare ivi risalto a questo gioco, non più lungo di una demo?

Tanto per iniziare la grafica è a dir poco accattivante, in un misto tra cartoni animati e appunto LEGO, la rigiocabilità è abbastanza alta, e il tasso di mortalità dei polli anche. Ma solo la grafica allora è il movente? Non prorpio, infatti il gioco ha dalla sua, la struttura, l’utilizzo di armi ben bilanciate, un sistema di combo e punteggi basato sullo stile di eliminazione e sul tempo; inoltre lo sviluppatore è già al lavoro su nuove missioni, e sulla richiestissima modalità multiplayer, che in controtendenza con la moda dei DLC a pagamento, fornirà gratuitamente a coloro che hanno già acquistato o acquisteranno il gioco.

Io personalmente mi ci sono abbastanza divertito e non rimpiango i 6 euro spesi, a voi la scelta, dopo aver visto il trailer, se lasciavi catturare o meno da questo gioco.

Homepage : http://sakari-indie.com/foreign_legion/
On Steam : http://store.steampowered.com/app/36000/


Il potere di un Ameba

settembre 1, 2009

Avete proprio letto bene, nonostante sia difficile associare ad un ameba la parola potere, questo e il caso di far tale accostamento; in quanto essa potrebbe un giorno non troppo remoto inglobarci tutti. Immagino vi chiederete di che sto parlando, ebbene si tratta di Osmos un indie game in cui voi sarete l’ameba che sola può conquistare il mondo (è cugina di terzo grado di Xena!).

Il gameplay è semplice e si basa fondamentalmente su 2 principi: “se sono più piccoli allora li assorbi” e “se ti muovi rimpicciolisci”, lo scopo di ogni stage è assorbire altre amebe più o meno senzenti in modo da ingigantirsi e assorbire altre amebe, occhio però ai movimenti in quanto se ci scontriamo con amebe più grandi saremo noi ad essere assorbiti. La grafica è ben curata, e i livelli sono imprevedibili in quanto vengono generati tramite algoritmi procedurali, i quali consentono di rigenerare il livello se non è di nostro gusto.

In conclusione di questa brevissima recensione post-vacanziera mi sento di affermare che questo gioco, con il suo concept e le musiche rilassanti saprà dare alcune ore di diverimento/frustrazione a tutti coloro che spenderanno i 7 euro dell’aquisto.

Homepage: http://www.hemispheregames.com/osmos/
On Steam: http://store.steampowered.com/app/29180/


E se tuo Padre e tua Madre fossero la stessa persona?

luglio 10, 2009

No, non sto studiando Freud, e non mi sono neppure fatto di lisergico, mi sono semplicemente immerso nel mondo visionario e pseudo-punk di Zeno Clash gioco sviluppato dall’ACE Team; dimostrazione che le buone idee nascono ovunque e che in alcuni casi sono dei team di paesi tutt’altro che quotati nella scena dei videogames che devono insegnare alle major a innovare (un altro possibile titolo per il post non a caso era”Dal Cile con furore”).

Passiamo alla trama, il protagonista è Ghat, uno dei molti figli di un essere ermafrodita chiamato “Father-Mother”, che fugge dalla sua città dopo aver ucciso quest’ultimo; il resto della trama così come i retroscena verranno svelati man mano tramite un alternanza di flashback e proseguii.

Il gioco si appoggia ad una versione modificata del Source Engine, per garantire una fusione tra Half-Life e Street Fighter, infatti useremo per lo più i pugni rispetto alle armi, di cui non si sente troppo la mancanza. Nota di merito va all’impianto visuale-scenografico, infatti la caratterizzazione più riuscita non è quella dei personaggi, quanto quella di Zenozoik, il mondo ove la vicenda si sviluppa.

In conclusione, e un gioco abbastanza apprezzabile, nonostante alcune sbavature nella programmazione dell’engine per la gestione delle collisioni, quindi se vi capita di voler prendere a pugni il mondo .. beh fiondatevi su Zenozoik e sperate che non sia lui a prendere a pugni voi.

Homepage: http://www.zenoclash.com/
On Steam:   http://store.steampowered.com/app/22200/


Quando il cubo di Rubik funziona a vapore…

luglio 6, 2009

Mi spiace non vi parlerò della versione truccata del cubo di Rubik che si risolve da sola, benché sia interessante; ma vi parlerò di Cogs, gioco indipendente sviluppato dai Lazy8 Studios.

Il concept del game è semplice; ovvero una rivisitazione del gioco del 15, banale e facile da risolvere direte voi … beh parliamone; i puzzle da risolvere possono essere su uno o più piani; alcuni dei quali cilindrici, possono richiedere tempismo, oltre che arguzia; e inoltre per ottenere il massimo punteggio disponibile dovrete concludere il livello entro una manciata di secondi e con un numero di mosse estremamente limitato.

Personalmente qualche mese fa mi ha rapito, e per 2 giorni non sono riuscito a fare altro, finché non ho raggiunto il livello di 800 stelline (il massimo per intenderci), e la maggior parte del tempo l’ho passata scagliando “parole gentili” ai livelli musicali, nonostante ciò ho un esortazione da fare: amanti dei puzzle unitevi e comprate in massa questo gioco!

Homepage: http://www.cogsgame.com/
On Steam: http://store.steampowered.com/app/26500/


Scrive, Cancella e Riscrive

luglio 6, 2009

No non intendo recensire le famigerate penne replay che fecero fortuna nei primi anni novanta; anche se a dire la verità sono un pò tentato di farlo solo per il gusto di uscire dal seminato; credo invece che dirotterò la mia attenzione su Braid, un platform game indipendente su cui tutti hanno già detto la loro.

Il concept del gioco non è male, e la storia; anche se in realtà è più un filo conduttore; in se porta interessanti riflessioni; il gameplay è ben strutturato e fa della manipolazione del tempo il suo punto di forza, se a tutto questo aggiungiamo una grafica ben curata, seppur conforme allo stile “Mario” dei platform games classici, sembra che tutto sia perfetto.

Ovviamente NON E’ COSI’ !!! Gli enigmi, da risolvere per agguantare dei pezzi di un puzzle, in alcuni casi sono troppo artificiosamente complicati, e la difficoltà degli stessi non corrisponde con l’ordine dei livelli, gli algoritmi per l’eliminazione dei nemici non funzionano a dovere, in alcuni casi vi troverete a riavvolgere il tempo nonostante a rigor di logica, nonché regole di gioco, a dover essere eliminato era il nemico e non il vostro alter-ego.

In complessiva è un buon platform, con un buon ritmo e non mi sento di sconsigliarlo, tuttavia non vedo i motivi per elogiarlo come “salvatore del prossimo secolo” o come “l’indie game definitivo”, cosa che è stata fatta su varie riviste di settore.

Homepage:  http://braid-game.com/
On Steam:   http://store.steampowered.com/app/26800/


“WARNING! You appear to be incompatible with: the world”

giugno 26, 2009

Ehi ma un messaggio del genere non sarà un pò drastico? Cioé non supporto le 3 dimensioni, ma ciò non significa che non possa essere un personaggio in 2d su un fondale tridimensionale .. o no?

Bando alle introduzioni idiote, è tempo di parlarvi di quelle creature che avete sempre pensato esistere e che tengono in sieme l’esistenza: i Goo, sfere semi-senzienti il cui unico scopo nella vita è attaccarsi ad altri Goo per arrivare la dove nessun altra sfera è mai stata prima; ovviamente il nostro compito è aiutarle.

Il gioco, che è un puzzle game fisico, basato su una modifica del motore Open Source ODE, ha un gameplay molto semplice ed intuitivo da assimilare, rimanendo molto difficile da padroneggiare; la nostra missione è gà stata spiegata, il metodo con cui raggiungere l’obbiettivo è trascinare i Goo con il mouse e rilasciare il tasto sinistro una volta in posizione. Tutto qui. Dico sul serio!

Ad arricchire il gioco, oltre ad una grafica 2d invidiabile, filmati di fine capitolo molto ben fatti, e la genialità dei livelli, ci sono due chicche: the Sign Painter, che con i suoi cartelli demenziali, e tuttavia utili alla soluzione dei livelli ci accompagnerà per tutto il gioco, e la World of Goo Corporation, un livello in cui tutti i Goo raccolti verranno utilizzati per realizzare una torre più alta possibile con cui competere online con il resto del mondo.

Questo gioco è un must per tutti gli appasionati di puzzle game, nonché per chiunque voglia passare da due minuti a varie ore in allegria senza doversi cimentare con meccaniche di gioco complesse, o con effetti blood & gore iperrealistici.

Homepage: http://2dboy.com/games.php
On Steam : http://store.steampowered.com/app/22000/