C’era una volta uno zombie con un cannone gathling…

gennaio 25, 2010

… Che zampettava in giro per il reame assieme ad un suo amichetto munito di motosega, e alla sua fidanzata, che come tutte le fidanzate che si rispettino, non era in grado di non urlargli nelle orecchie…

Beh ora basta con i paesaggi bucolici e le storielle alla Cappuccetto Rosso; preparatevi, scegliete la vostra specialità, e andate a far piovere sangue a suon di headshot, machete e bombe a mano; l’ascensore è arrivato al Killing Floor.

Il gioco, sviluppato da Tripwire Interactive (quelli di Red Orchestra), è veramente molto godibile; il prologo è semplice l’Inghilterra è stata invasa dagli esperimenti di un qualche scienziato e chi si è trovato in mezzo, o è morto o è armato .. e voi non siete ancora morti. La cosa più interessante di questo gioco, oltre alle espansioni gratuite fornite dagli sviluppatori, espansioni accompagnate dal rilascio degli skin pack se ritenete che ne valga la pena (per ciò che mi riguarda si), è la divisione a classi; infatti prima dell’inizio della partita vi verrà chiesto se essere demolitori, incendiari, cecchini, medici, commandos e così via (ricordo che giocando online è importante avere squadre equilibrate, e che i medici a certi livelli di difficoltà servono come il pane) e in base alla scelta avrete dei bonus nell’area di competenza, bonus che vanno dalo sconto sull’arma alla capacità di guarire più danni all’incremento della velocità di saldatura.

Sul fronte grafico non ho da lamentarmi; il motore è l’ormai vecchio Unreal2 scelto dagli sviluppatori perché al momento dell’uscita non molti PC supportavano (ne supportano tuttora) la pesantezza dell’Unreal3; gli scenari sono veramente ben curati; e i nemici bilanciati e tosti da far giù. Il comparto audio è l’unico che pecca, non nelle musiche ambientali, ma nelle battute dei personaggi.

In conclusione .. che dire ha scalzato UT GOTY dalla mia classifica di giochi online dopo 5 anni di dominanza; quindi è senza dubbio stra consigliato.

http://www.killingfloorthegame.com/

http://store.steampowered.com/app/1250/


Il motore volava e il Sith gridava …

gennaio 25, 2010

.. aargh io voglio prendere i Tie Fighter e lo Star Destroyer e non il dannatissimo motore che passa di li apposta per scassare le balle e che non serve a nulla.

Questo per dire che disquisirò di quel prodigio tecnico e tecnologico, nonché programmativo, che mi ha fatto rimpiangere Pong; leggasi The Force Unleashed – Ultimate Sith Edition… e per fortuna che era la ultimate, infatti mi sono bastate 4 ore di gioco per completarlo 3 delle quali passate a bestemmiare contro il sistema di contollo a dir poco orripilantemente implementato, almeno per ciò che concerne il PC. Mi spiego meglio, io ritengo che un lag di 1,5 secondi di media tra l’immisione del comando e l’esecuzione dello stesso non sia accettabile in un videogioco; evidentemente alla lucasarts non pensano che sia così.

La storia, come quasi tutte quelle di Star Wars ambientate nei dintorni dei film, fa acqua e si può riassumere con: Tu sei l’apprendista segreto di Lord Vader addestrato per ammazare l’Imperatore. Tutto qui. Davvero. O meglio questo e ciò che posso dirvi senza spolierare l’ovvio finale (mai che un gioco provi a porsi seriamente e definitivamente dalla parte dei Sith). Il comparto grafico è una delle poche cose degne di nota, assieme al design del gameplay (il quale risulta fallato tuttavia nelle premesse è interessante); infatti oltre alle animazioni facciali e a degli effetti molto validi utilizzati per renderizzare i poteri della forza, vi è il fatto di contollare direttamente l’uso della stessa, ad esempio afferrando un soldato e lanciandolo conto altri soldati prima di scaraventarlo in un burrone.

Questo gioco sarebbe veramente valido se non fosse piagato da lag e da un certo punto in poi quasi ingiocabile; prendetelo se lo vedete in offerta a 5 euro, se no rischiate davvero di andare in contro ad una delusione.

http://www.lucasarts.com/games/theforceunleashed/


Come diventare Dio in 4 semplici mosse..

gennaio 25, 2010

Andate a lavorare per un azienda farmaceutica ingabolata col governo. Fatto? BBene! Ora ritrovatevi con dei poteri che farebbero impallidire gli scrittori del vecchio testamento in una metopoli contagiata da un virus incazzoso. Fatto? BBene! Siete appena diventati i protagonisti di Prototype, gioco abbastanza discusso, che si profila come un incrocio tra la modalità di gioco di GTA e la storia di Dark Sector.

La trama del gioco, oltre che per quanto accennato nell’introduzione, si sviluppa partendo dal presupposto che voi non ricordate nulla e siate estremamente irritati dal fatto di essere una divinità, e inoltre essendovi appena alzati da un tavolo per autopsie avete un pochettino fame; quindi perché non divorare quelle sipatiche persone che passano per la strada?

Comunque la storia non è il piatto forte del gioco di Radical Entertainment, e neppure troppo la grafica, carina e relativamente leggera, tuttavia lontana dai fasti che le recensioni lasciano immaginare; la cosa più spettacolare è appunto il viaggiare per la città consci di essere più distruttivi di una bomba H, e immortali come Connor Mac Leod; alcuni dicono che dopo un pò stanca .. ma non hanno considerato che c’è gente (io in primis) che dopo aver completato Vice City ha passato ore andando in giro armato di motosega.

In conclusione un gioco godibile, non eccelso; se riuscite a prenderlo sotto i 20 euri fatelo, di più non ve lo consiglio.

http://www.prototypegame.com/


Ultime dal pianeta strampalato – 20100118

gennaio 18, 2010

Pensavate fossi morto eh? E invece NO!

Il fatto è che ultimamente ho molto poco tempo per leggere (con estremo disappunto della mia sezione libri), e le serie fumettistiche che seguo non accennano a finire (e così Comics & co va a farsi benedire). Tuttavia qualche minuto sparso per videogiocare a roba poco impegnata (mi piange il cuore a pensare che non ho ancora finito DA:O) lontano dagli esami lo trovo; quindi dovrei riuscire a postare un aggiornamento sostanzioso nel prossimo periodo (se non ci riesco entro fine settimana lasciate ogni speranza voi ch’intrate in quanto al poli ricominciano gli esami).

Comunque per riattivare il blog sto iniziando a pensare di estendere il numero di campi con “Software Generico” e “Sistemi Operativi” in cui far fruttare le mie conoscenze nell’ambito informatico.

See you Net Cowboy….


“Un oscuro mare spaziale, illuminato da un numero illlimitato di stelle”

ottobre 29, 2009

Chi ha riconosciuto la citazione già saprà di cosa andrò a parlare; tutti gli altri sono pregati di salire in carrozza, il treno in direzione andromeda via pleiadi sta per partire.

Galaxy Express 999 è probabilmente il più bel manga scitto da Leiji Matsumoto e rispecchia pienamente il suo stile che rievoca un gusto tipicamente romanticistico portandolo in un ambientazione spaziale; in quest’opera il tema portante è il viaggio, tanto fisico quanto spirituale, del protagonista nonché la sua maturazione, il suo arricchimento; tant’è che il viaggio assume esso stesso le connotazioni di un personaggio e si pone come elemento trascendente. Non quindi un viaggio per arrivare, nonostante l’obiettivo fisico sia presente, quanto un viaggio per partire, trasformando le mete in trampolini di lancio verso le stelle.

Invito tutti coloro che non l’abbiano letto a reperirlo alla prossima fermata che sarà Marte e durerà 24 ore 37 minuti e 25 secondi..


Incubi e follia

ottobre 26, 2009

Di cosa parlerò mai oggi, con un titolo così sinistro da essere ambidestro? Ebbene l’oggetto della recensione odierna è Dreamkiller, ultima fatica dei Mindware Studios, gioco che possiamo sintetizzare come una fusione tra Unreal e Psychonauts.

La trama si sviluppa a partire dalla protagonista Alice Drake, che fin da piccola è stata tormentata dagli incubi; suoi e degli altri, in quanto ella è dotata della capacità di entrare nei sogni della gente; ciò l’ha portata a divenire psicologa e a sfruttare la sua capacità per aiutare i suoi pazienti.

La grafica è ben curata, gli effetti ben renderizzati, tuttavia a fronte di ciò si hanno vari rallentamenti, anche con macchine piuttosto potenti; inoltre siamo ulteriormente penalizzati dalla scelta del publisher di introdurre una limitazione ai frame per secondo di default, limite che è di 40, aggirabile unicamente con la modifica manuale di un file di configurazione, nel quale è opportuno specificare un valore doppio rispetto alla frequenza di aggiornamento del proprio schermo.

Il gameplay è quello basilare di pressoché ogni FPS alla Quake, tuttavia sono state introdotte alcune chicche utili a evitare la noia: si possono portare solo 2 armi alla volta, uccidendo i nemici alcuni di essi rilasceranno esperienza che se raccolta aumenterà l’efficacia delle armi, vi sono nemici eliminabili unicamente nel subconscio all’interno del quale i normali nemici diventano invulnerabili.

In se non è un gran gioco, tuttavia se siete appasionati al genere “Shoot’n’forget”, potreste farci un pensiero al più che il prezzo non è eccessivo.

Homepage: http://www.dreamkillergame.com/
On Steam: http://store.steampowered.com/app/24500/


Turbini nella Nebbia

ottobre 5, 2009

Quello che sto per recensire ora è il primo volume di una trilogia fantasy, il cui autore è stato scelto, e non a caso, per portare a termine il monumentale lavoro del compianto Robert Jordan; il libro in questione è Mistborn – L’Ultimo Impero di Brandon Sanderson.

Il libro parte da un presupposto molto intrigante, ovvero “e se l’eroe prescelto fosse stato sconfitto?”, e da li si evolve creando un ambientazione difficilmente dimenticabile; il mondo è governato dal Lord Reggente, re e nel contempo divinità; tuttavia questo mondo e ben lontano dall’utopia, questo a causa del disinteresse nel governo del Lord, nonché dalle estenuanti condizioni di vita della gran parte della popolazione. In questo scenario desolato un uomo si appresta a fare ciò che da molti è ritenuto impossibile nonché folle: rovesciare l’imperatore dio.

Nonostante la trama possa sembrare banale in questa mia breve sinossi, essa è ben lontana da questa definizione, il suo dipanarsi è scorrevole eppur non dimentica di lasciare il segno, ogni evento è accuratamente orchestrato per Spingere o Tirare le emozioni e l’attenzione del lettore. Ad una trama avvincente si accompagna inoltre un ottima caratterizzazione dei personaggi, e il sistema magico più innovativo di cui io abbia mai letto.

In conclusione, questo libro è eccezionale, un must per ogni cultore di fantasy, leggendolo si ha l’impressione di venir avvinti nelle nebbie e nei paesaggi ivi descritti.

P.S. non dimenticate di togliervi ogni metallo di dosso prima di dedicarvi alla lettura.

http://www.anobii.com/books/Lultimo_impero/9788834715123/014bb124613aa6ca5c/


“Quando una palla con la pistola, incontra una palla con il fucile ….

settembre 25, 2009

.. quella con la pistola è una palla morta.” Già vedo le domande balenare e slampeggiare nelle vostre teste: “Cosa c’entra un antico proverbio messicano con delle palle; e che significato potrà mai avere questa frase?” Ebbene inizio dicendo a tutti coloro che possono aver capito male e male interpretato che si tratta di un giochino arcade… cos’altro pensavate maliziosi?!

Tale gioco è “Madballs in .. Babo Invasion” e si può riassumere come un incrocio tra un Super Mario 3D e Quake, ovvero uno sparatutto platformer i cui protagonisti sono appunto le Madballs, delle sfere estremamente combattive schierate in due fazioni principali i B.D.I. e gli Scorched; il cui unico scopo è farsi male a vicenda e farne ancora di più a chiunque si metta in mezzo.

Il gameplay è piuttosto semplice e coinvolgente, e le differenti abilità di ciascuna Madball ci aiuteranno a procedere attraverso i livelli in modo non lineare; la grafica è ben curata e abbastanza leggera; e il level design è di altissimo livello.

Da notare anche il supporto al multiplayer online, sia co-op che versus, il quale aggiunge nuova linfa la gioco una volta terminatolo.

In conclusione di questa brevissima recensione fatta appena prima di andare a vedere la 7° stagione di 24, io vi consiglio di comprarlo, infatti esso si adatta sia agli esperti di giochi d’azione e platform in cerca di sfide, sia ai casual gamers che vogliono solo 10 minuti di intrattenimento; nel caso abbiate dubbi potete anche provatre una demo, che non disinstallerete più.

Homepage: http://www.playbrains.com/babo/
On Steam: http://store.steampowered.com/app/25700/


Ultime dal pianeta strampalato – 20090914

settembre 14, 2009

I’m back!!!! O forse lo sopspettavate già dalle recensioni sparate furoi nell’ultimo periodo, tuttavia sono tornato qui a scrivere, non troppo intensamente è vero, tuttavia le cose potrebbero migliorare; infatti dopo un importante rivoluzione culturale, al mio paese hanno deciso che la terra non è piatta, e insieme con questa novità scientifica si è scoperto che la banda larga non è una stregoneria figlia del demonio; e ciò implica che fondamentalmente ho una connesione decente!

Detto ciò lasciate che vi riassuma le mie esperienze estive; sono stato a fare servizio con il mio gruppo scout in abruzzo, e devo dire che sinceramente mi è servito per maturare delle scelte importanti, o meglio per rimetterle in discussione, e mi fa piacere pensare e sperare di essere stato d’aiuto a loro almeno quanto loro lo sono stati a me, anche se probabilmente sono ancora io ad essere in debito; le scelte che prima ho detto di aver maturato sono le scelte della Partenza, momento scout molto importante in cui si lascia la comunità di clan per essere scout nel mondo; e questa scelta mi ha portato, anche per il mio senso dell’onore, a pormi al servizio dell’associazione stessa per ripagare il debito che ho nei confronti di una comuntià che nel corso di 12 anni mi ha portato a crescere enormenmente sia come persona che come cittadino.

La conseguenza logica (<atroci>il collo senza testa</atroci>) è stata la mia partecipazione al campo lupetti, nel quale ancora una volta ho dovuto mettere in gioco me stesso e forzarmi a superare i miei limiti, a cercare di essere il miglior esempio possibile per i ragazzi a me dalla sorte affidati.

Ebbene dopo questo sproloquio cui non vi interesserà nulla (ammesso che mi leggiate) ….

Yes, I’m back
Well, I’m back
Yes, I’m back
Well, I’m back, back
(Well) I’m back in black
Yes, I’m back in black


Il connubio tra SkyHD e dei simpatici secchielli di sangue

settembre 13, 2009

Come tutti voi saprete, SkyHD ha assunto come suoi testimonial pubblicitari i famigerati LEGO, però gli omini bloccosi dell’omonima ditta si sono ben stufati di perdere arti nella lotta titanica contro il pallone da calcio e per vincere la noia, nonché per sfuggire gli obblighi contrattuali, hanno deciso di arruolarsi nella legione straniera…

Questo è più o meno il risultato di un elucubrazione sull’origine, nell’ambito della mia missione di dare attenzione ai titoli indipendenti, di Foreign Legion: Buckets of Blood, un gioco sviluppato dalla Sakari Indie. Tale gioco non brilla per longevità, infatti esso allo stato attuale dura appena 10 minuti, in quanto è costituito da un unica missione ed è inoltre privo di modalità multiplayer; allora perché vorrei dare ivi risalto a questo gioco, non più lungo di una demo?

Tanto per iniziare la grafica è a dir poco accattivante, in un misto tra cartoni animati e appunto LEGO, la rigiocabilità è abbastanza alta, e il tasso di mortalità dei polli anche. Ma solo la grafica allora è il movente? Non prorpio, infatti il gioco ha dalla sua, la struttura, l’utilizzo di armi ben bilanciate, un sistema di combo e punteggi basato sullo stile di eliminazione e sul tempo; inoltre lo sviluppatore è già al lavoro su nuove missioni, e sulla richiestissima modalità multiplayer, che in controtendenza con la moda dei DLC a pagamento, fornirà gratuitamente a coloro che hanno già acquistato o acquisteranno il gioco.

Io personalmente mi ci sono abbastanza divertito e non rimpiango i 6 euro spesi, a voi la scelta, dopo aver visto il trailer, se lasciavi catturare o meno da questo gioco.

Homepage : http://sakari-indie.com/foreign_legion/
On Steam : http://store.steampowered.com/app/36000/